mercoledì 20 agosto 2008



Circoli della Libertà della Provincia di Livorno
Circolo LIVORNO POPOLO LIBERO
Sede Legale Via Grande, 68
57100 LIVORNO tel. 3484759386


COMUNICATO STAMPA

L'acquisto delle statue è uno schiaffo all'arte livornese.
I Circoli della Brambilla promuovono una petizione.

L'intenzione del Comune di Livorno di acquisire alcune statue da collocare in piazze cittadine è un atto che desta sconcerto e rende poco comprensibile la politica culturale della giunta e dell'assessore preposto. Senza alcun coinvolgimento degli artisti livornesi e senza alcuna procedura di evidenza pubblica, come un bando o un concorso, saranno spese ingentissime somme di danaro la cui efficacia è legata esclusivamente alla scelta dell'assessore Massimo Guantini e di pochissimi altri, nonché a meccanismi commerciali che nulla serviranno a promuovere una sensibilità diffusa verso l'opera d'arte.
Non si mette in discussione il valore degli artisti citati (Cascella, Vangi, Botero); la questione si incentra sull'oppotunità di valorizzare la nostra città attraverso un processo condiviso e compatibile con la struttura urbanistica. I tempi sono cambiati e l'arte contemporanea, più di ieri, assume un fondamentale ruolo sull'identità che Livorno ricopre per i suoi cittadini e per coloro che
la frequentano. Una scelta così dirigistica non porterà ad un ulteriore sviluppo delle dinamiche artistiche e rischierà di cadere nell'indifferenza dei cittadini, minando fortemente il rapporto di fiducia con l'amministrazione pubblica, già fortemente deficitario. A meno che non si voglia fare l'ennesima scelta di appiattimento e di omologazione attraverso lo sfruttamento di grossi nomi, senza intervenire invece sulle e con le risorse creative locali.
Numerosi artisti livornesi, infatti, hanno proposto negli anni all'amministrazione soluzioni per installazioni o per statue, ma sempre senza essere considerati o con il pretesto che non erano disponibili risorse economiche sufficienti. Perché si intendono spendere circa due milioni di euro, facendo la felicità di qualche mercante d'arte, quando invece si piange miseria per l'organizzazione
di mostre agli ex granai di Villa Mimbelli e pertanto non si riesce neppure a fare una programmazione pluriennale degli eventi?
L'indire un concorso pubblico, come viene fatto in molte altre parti di Italia, significherebbe aprire l'arte alla comunità e far conoscere le enormi risorse dell'arte contemporanea locale, che troppo spesso è stata costretta ad emigrare per essere debitamente apprezzata.
Il Circolo della Libertà 'Livorno Popolo Libero' sostiene fin da adesso una pubblica petizione sia sul web (http://livornopopololibero.blogspot.com ) che nei gazebi che saranno allestiti prossimamente per mettere in discussione l'acquisto delle statue e per individuare soluzioni alternative – magari locali­ di eguale pregio, ma con procedure di evidenza pubblica.

Roberto Russo
Presidente del Circolo della Libertà
Livorno Popolo Libero

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