giovedì 29 gennaio 2009

Comunicato stampa, citato da 'Il Tirreno' di oggi

Gli uomini (e le donne) della provvidenza (con la 'p' minuscola)

Mi fa specie leggere in questi giorni la lunga spirale di candidature e nomi papabili per la carica di Sindaco di Livorno.
Mentre dalla sinistra emergono uno dopo l'altra solo presunti proclami di sviluppo e innovazione (leggi Cosimi e Lamberti) - che invece costituiscono motivo essenziale della mediocre condizione livornese di oggi -, a destra non si può essere felici. Questo confonderà non poco, a mio dire, l'elettore nel corso della prossima campagna elettorale e soprattutto nel chiuso dell'urna.
Non capisco (o non voglio capire) come mai - in una prospettiva di unità del nascente PdL – si facciano avanti o siano tirati in ballo tanti candidati quasi quante sono le lettere dell'alfabeto e che ciascuno di essi provi a sopraffare gli altri in virtù di doti strabilianti o di percorsi precostituiti o di investiture 'dall'alto'.
Si vedono troppi “uomini e donne della provvidenza”: c'è chi, come Maurizio Zingoni, pensa che il ruolo di coordinatore di un sinedrio provinciale (quello di Forza Italia) porti automaticamente alla candidatura. Altri, come Guido Guastalla che ricorda i calci 'comunisti', e che per i calci promessi via email è stato sospeso dai Circoli della Libertà (carta canta...), ma non smette di sperare in una raccomandazione 'pesante'. Altri ancora che fanno pellegrinaggio a Roma per reclutare San Taradash (con ironia affettuosa per un grande amico dei Circoli della Libertà e di Michela Brambilla). Per finire – ma non è finita! - Marcella Amadio, che reclama altrettanto fortemente la candidatura a primo cittadino in virtù dell'exploit del 2004.
Si materializza perciò il tanto temuto e aborrito 'teatrino della politica', al quale si potrebbero invitare le tante piccole formazioni convergenti nel PdL, ciascuna con il proprio candidato.
Così almeno l'assortimento sarebbe assoluto!
Peccato che la Lega Nord, sempre così determinata e 'dura', non abbia ricordato quello che i cittadini di centro-destra si aspetterebbero: un preventivo discorso unitario e partecipato.
Il nostro sogno – speriamo di sbagliarci - sarebbe quello di avere un leader carismatico e capace, che oltre a voti, suffragi e 'aderenze varie' portasse a Livorno tutta la sua competenza e passione per guidare compatto il centro destra, magari ampliando il discorso all'Udc su un tavolo programmatico puro. E sarebbe l'ennesima utopia pensare di proporre come Sindaco una donna ?

Roberto Russo
(Presidente provinciale Circoli della Libertà)

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