domenica 11 maggio 2008

Lettera a chiosa dell'articolo di Fabrizio Roncone sul 'Corriere della Sera' dell'11 maggio 2008

Egregio Direttore/Redazione,

le scrivo a titolo personale e non solo come presidente dei Circoli della Libertà della Provincia di Livorno. L'ineffabile articolo di oggi 11 maggio a firma di Roncone, non nuovo nel cercare l'attrattiva nelle disgrazie altrui- vedi il suo resoconto su Perugia ed il contesto in cui maturò l'assassinio di Meredith Kercher-, mi ha spinto a scrivervi per contrastare e contestare. Sì, perché nel momento in cui si cerca di infangare e abbassare l'identità politica e sociale di una persona e di tutto il suo movimento - mi riferisco a Michela Vittoria Brambilla - è anche naturale prevedere che la reazione ci sia e sia anche forte.
Non sto a ribadire quante migliaia di Circoli della Libertà siano nate negli ultimi due anni in Italia e quanto abbiano inciso nel cambiamento drastico del voto del 13 e 14 aprile scorsi.
Ma, come ben sappiamo fare nel nostro Paese, i più ciarlieri e quelli più abituati a mettersi davanti all'obiettivo di una foto o videocamera – leggi la sig.ra Carlucci – per lo più con sontuosi contratti, hanno facilità a usare impropriamente e gratuitamente sarcasmo e acredine contro coloro che rappresentano il nuovo ed il cambiamento . Prova ne è che sarebbe curioso indagare su quanti esponenti forzisti e del centro destra in generale dichiaravano e dichiarano la propria vicinanza – e lo fanno tuttora sulla TV e il Giornale della Libertà – al Movimento dei Circoli stessi. Adesso Michela Vittoria Brambilla, pericolosa rappresentante dell'anima critica del PdL e sostenuta convintamente dal leader Silvio Berlusconi, fa paura e che paura !
Tanto da scomodare usuali Soloni di facciata come il buon Jannuzzi o il Senatore Dell'Utri, che quanto a talent scout di 'nuove promesse della politica' non è secondo a nessuno – è il caso della “zelantissima” Barbara Mannucci che nel salotto di Bruno Vespa si è precipitata a dichiarare tutto il suo 'disgusto' per i Circoli della Libertà, forte più di una sua bella presenza, apprezzata pubblicamente dal Leader Maximo, che di contenuto politico...
Il Movimento dei Circoli c'è e dimostrerà ancora una volta il suo determinante ruolo a sostegno di una linea che si è fatta politica con il tempo e soprattutto con il supporto dei bisogni della gente, quotidianamente ascoltati, monitorati e rielaborati per formulare istanze ad una classe politica poco abituata ad essere messa in discussione (figuriamoci a mettersi in discussione!). Classe/Casta che, ad elezioni fatte, si è riconfermata tale nel rivendicare ed esercitare i propri privilegi, dovuti però esclusivamente alla volontà del popolo – che, se ignorato, potrebbe sempre togliere la delega ... - e ad una presunta anzianità di frequenza, come dice Gabriella Carlucci, e non tanto ad una indispensabile produttività politica.
Il famigerato “ottovolante” sul quale è stata fatta salire Michela Brambilla è un mezzo incontrollabile, che quando atterrerà continuerà a stravolgere il modo di fare politica in Italia, troppo autoreferenziale e supponente, sfiorante di frequente la pura arroganza.
Io da buon 'Circolista' sono fiducioso e oltre ad un numero telefonico posso garantire l'impegno mio e di tutti i numerosi associati. Alla fine dei conti devo riconoscere a Fabrizio Roncone il merito di aver rivangato il sempreverde andante: “Dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io”.
Roberto Russo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Nulla da aggiungere se non la conferma che sempre di più è necessario IL rinnovamento, soprattutto delle corti dei miracoli che gravitano intorno a certe figure cosiddette storiche dei partiti, basandosi su un progresso culturale ed etico che sappia proporre argomenti validi sui quali solo i "veri" preparati sapranno competere.